Curare l’ansia con la cannabis

Curare l’ansia con la cannabis

Un aiuto naturale per il benessere mentale. Grazie alle sue proprietà distensive, che agiscono sul corpo rilassando i muscoli e sulla mente placando lo stress, il CBD è sempre più utilizzato per intervenire sugli stati d’ansia.

Curare l’ansia con la cannabis ha molti vantaggi, specialmente se prendiamo a confronto i farmaci diffusi per combattere i disturbi più rilevanti come ansia generalizzata e depressione.

Non ci sono dubbi che l’ansia sia uno dei disturbi più diffusi del nostro tempo, che può affliggere tutti noi, chi più chi meno. Se però un momento d’ansia in corrispondenza di un periodo intenso di lavoro o studio può essere normale e facilmente tollerato, le cose cambiano quando l’ansia si fa cronica, affliggendoci per lunghi periodi di tempo e trasformandosi in uno stato di stress generalizzato che può compromettere pesantemente la qualità della vita.

Come si manifesta l’ansia cronica?

L’ansia cronica si manifesta fisicamente con tachicardia, tremore, e nei casi più acuti anche con nausea e vertigini; senza contare le conseguenze psicologiche, che mettono la persona ansiosa in uno stato costante di pressione emotiva che rende difficile la concentrazione e il sonno e apre la strada a pensieri invasivi. Anche in Italia sono milioni le persone che soffrono di ansia cronica e purtroppo il problema non ha fatto che aumentare nel periodo della pandemia.

Come può aiutare la cannabis?

Il CBD è un prodotto completamente naturale che ha il vantaggio di agire con grande efficacia sugli stati d’ansia senza effetti collaterali degni di nota, e anzi promuovendo il benessere generale dell’organismo.

Il CBD, o cannabidiolo, è una delle sostanze chimiche presenti nelle piante di canapa. A differenza del THC non ha la capacità di alterare la psiche, per cui è perfettamente legale.

Il cannabidiolo ha numerose proprietà benefiche: è un potente antiossidante e antinfiammatorio, regola il sonno e l’appetito, stimola il sistema immunitario, aiuta il recupero muscolare dopo l’attività fisica e la guarigione da traumi e stati infiammatori, ed è molto utile per sciogliere le tensioni muscolari e i dolori articolari.

A queste capacità si abbina una grande efficacia nel ridurre l’ansia, rilassando la mente e placando lo stress. L’efficacia del CBD nel contrastare l’ansia e promuovere uno stato di benessere generale è dovuta alla sua capacità di interagire con il nostro sistema endocannabinoide.

Il corpo umano infatti produce autonomamente molecole cannabinoidi, che svolgono la funzione di “messaggere” in un sistema di autoregolazione interno responsabile di mantenere in equilibrio tutte le nostre funzioni vitali, dal sistema immunitario al ritmo sonno/veglia.

Il CBD stimola il nostro sistema endocannabinoide ad agire a 360 gradi verso il ripristino di questo equilibrio, o omeostasi; rispetto a farmaci che agiscono esclusivamente sul sintomo ha un’azione più completa, che facendo leva su un sistema già integrato nel nostro organismo non si lascia dietro effetti collaterali.

Non è un caso se molte persone utilizzano il CBD proprio come aiuto nei periodi di particolare carico emotivo; e l’evidenza empirica è sostenuta anche da diversi studi.

Gli studi

Da quando il consumo di cannabis è diventato legale negli Stati Uniti e da quando in Europa è stato possibile acquistare la canapa a basso contenuto di THC, sono aumentati vertiginosamente gli studi sulle possibilità terapeutiche di questa pianta in moltissimi ambiti della medicina e della psicoterapia.

Già nel 2015 per esempio la rivista scientifica Neuroterapeuthics ha pubblicato una review di 49 studi condotti fino a quel momento per indagare le proprietà terapeutiche del CBD non soltanto contro l’ansia ma anche per contrastare disturbo da stress post traumatico, depressione, disturbo ossessivo compulsivo. Questi studi sono stati condotti e trascritti da Esther M. Blessing, Maria M. Steenkamp, Jorge Manzanares and Charles R. Marmar e denominati “Cannabidiol as a Potential Treatment for Anxiety Disorders” sulla rivista Neuroterapeuthics.

Un’altra indagine condotta da un team di ricercatori della Washington State University di Pullman, condotto su un campione di 1400 persone afflitte da ansia e depressione, ha rilevato come l’utilizzo di cannabis ad alto contenuto di CBD abbia inciso in modo molto positivo sulla psiche dei pazienti, i quali hanno dichiarato una diminuzione pari al 50% dei sintomi della depressione e del 58% di stress e ansia. Lo studio è stato condotto da Carrie Cuttler, Alexander Spradlin, Ryan J McLaughlin e denominato “A naturalistic examination of the perceived effects of cannabis on negative affect” – Journal of Affective Disorders.

Lascia una risposta